di Redazione #ReggioEmilia twitter@gaiaitaliacomRE #DirittiUmani
In occasione del trentennale della Convenzione sui diritti dell’infanzia dell’Onu, le scuole dell’Infanzia e primaria del Centro Internazionale Loris Malaguzzi e la scuola dell’infanzia La Villetta organizzano, insieme ai Consigli Infanzia città, un momento di riflessione sui diritti umani. L’appuntamento è giovedì 21 novembre alle ore 20,30 al Centro internazionale (ingresso via Cassola e piazzale Europa). Per l’occasione, Ajna Jusic, attivista bosniaca e fondatrice dell’associazione The forgotten children of war, e Marwa Mahmoud, presidente della commissione dei Diritti umani del Comune di Reggio Emilia, racconteranno le esperienze, le visioni e i progetti che le vedono protagoniste.
L’appuntamento è preceduto, il 20 novembre, in occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, dalla mostra a cielo aperto allestita nelle strade del centro storico di Reggio Emilia “Flags4Rights, 100 bandiere per i diritti” in occasione del 30°anniversario della Convenzione Onu per i Diritti dell’Infanzia, promossa da Comune di Reggio Emilia, Dipartimento di educazione e scienze umane dell’Università di Modena-Reggio e Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi, insieme all’associazione no profit YTT-Yesterday-Today-Tomorrow. In questo stesso anno ricorre il 60° della Dichiarazione Onu dei Diritti del Fanciullo. Partner dell’iniziativa sono Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia, Reggio Children srl e Officina Educativa.
Celebriamo i 30 anni della Convenzione Onu per i diritti dell’infanzia in una sala, quella del Tricolore, che ha fatto nascere un’altra bandiera, poi divenuta emblema del nostro paese – ha detto il sindaco Luca Vecchi – Quest’anno il 7 gennaio sarà per questo dedicato anche alle tante bandiere del mondo e ai diritti dell’infanzia. Vorrei che questa mostra fosse apprezzata per la volontà della nostra città di rimarcare l’importanza di questi diritti e dei diritti umani in generale. Circa 50 anni fa, qui è nata l’esperienza delle nostre scuole poi diffusasi in tutto il modo e basata sulla volontà di riconoscere il diritto all’educazione fin dalla nascita, il diritto al lavoro delle donne e la centralità dell’infanzia e della persona. Con queste bandiere vogliamo ribadire il nostro essere città dei diritti, lo stare dalla parte dei più fragili e l’essere aperti al mondo. Le bandiere vogliono essere un tatto di consapevolezza sui diritti e un insieme un messaggio da mandare al mondo”.
Rifugiati e non, migranti e non, disabili e non, europei e non, bambine e bambini, ragazze e ragazzi in un’età compresa fra i 3 e i 16 anni hanno prodotto da tutto il mondo i disegni che sono diventati 100 bandiere dei diritti e trasformano la città di Reggio Emilia in una mostra a cielo aperto, che richiama i 54 diritti della Convenzione. L’idea nasce nel gennaio di quest’anno da parte di Alberto Melloni, Direttore del Dipartimento di educazione e scienze umane di Unimore, in vista degli anniversari sui diritti dell’infanzia e sulla scorta della precedente mostra “Le strade della bandiera” realizzata a Reggio Emilia nel 2011 in occasione del 150°dell’Unità d’Italia. L’idea è stata abbracciata dal Sindaco Vecchi e dalla Fondazione Reggio Children con la presidente Rinaldi.
Il percorso si sviluppa principalmente nelle vie Emilia Santo Stefano e San Pietro, in via Farini, via Toschi, corso Garibaldi, piazza Gioberti, piazza del Cristo, piazza Martiri del 7 Luglio, via San Rocco, via Allegri.
La mostra nasce attorno al nucleo di opere, spesso drammatiche, prodotte nei campi rifugiati e raccolte dall’associazione Yesterday-Today-Tomorrow. Attorno a questo nucleo sono stati aggregati altri dipinti e disegni realizzati in una ventina di Paesi: Algeria, Bosnia, Cambogia, Colombia, Cina, Egitto, Etiopia, Grecia, Iran, Iraq, Israele, Kenya, Mongolia, Nigeria, Nuova Zelanda, Russia, Salvador, Siria, Sud Africa, Svezia, Usa e Italia. Non si tratta di disegni “sui” diritti, ma “dai” diritti, negati, vissuti, perduti, sognati.
E’ stato trasformato in una bandiera anche il dipinto di Greta Thunberg del 20 agosto 2018 con la “Skolstrejk för klimatet”. Senza indagare sul retroterra religioso delle bambine yezide o dei bimbi copti, della cultura dei vulcani del Centroamerica o dell’immaginario delle favole russe, “Flags4Rights” consente di scorrere un repertorio di disegni o segni grafici, ingenui o consapevoli, di giovani artisti e disegnatori di ogni parte del mondo e di cui si può intuire il vissuto. Un percorso allegro, ma anche di compassione e riflessione.
Un collage di speranze in cui bambine e bambini della scuola primaria “Carlo Collodi” di Reggio Emilia hanno contribuito fornendo il disegno delle bandiere istituzionali per le celebrazioni del 7 gennaio 2020: la bandiera nazionale, la bandiera europea, la bandiera Onu, il Primo Tricolore.
Officina educativa ha partecipato con disegni di bambini e ragazzi liberamente ispirati al tema dei diritti dell’infanzia e adolescenza: diritto alla gioia, di viaggiare, diritto del pianeta ad essere pulito, diritto all’istruzione, diritto di imparare, crescere, scegliere.
Tra la sede dell’Ateneo reggiano e alla scuola dell’infanzia Diana, luoghi simbolici della città, via Allegri è dedicata alle bandiere dei diritti, curate da Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia e Reggio Children srl, una sequenza di diritti articolata dai bambini, frutto di un percorso promosso da Loris Malaguzzi nelle scuole dell’infanzia e nidi di Reggio.
(19 novembre 2019)
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