Salvini insiste: “Flat tax al 15%” (con l’abbassamento delle aliquote Berlusconi risparmierà una fortuna)

Altre da Reggio Emilia

La formica di fuoco è arrivata in Italia: Uniparma nel pool di ricerca

Ottantotto nidi in Sicilia. È una fra le più famose specie aliene invasive al mondo [...]

CONDIVIDI

di Daniele Santi

La coalizione dei miracoli continua con i miracolistici annunci in stile 1992: dal milione di alberi, alle soluzioni coi “soldi che IO ho avuto dal PNRR“, ennesima panzana berlusconiana, allo stesso uomo di Arcore che parla di flat-tax al 23%, superato a destra da Salvini che rilancia al 15%, “estesa anche ai lavoratori dipendenti”: misura che permetterebbe all’ex cavaliere di risparmiare, ad esempio, una fortuna grazie al meccanismo delle tre aliquote. Alla faccia nostra.

C’è poi la pace fiscale, quella sui crediti inesigibili dall’Agenzia delle Entrare, che sarà attuata come racconta Salvini soltanto grazie a un miracolo, ma vista la coalizione che la propone, abituata ad estrarre conigli dai cilindri, toccherà stare a vedere e magari la sorpresa ce l’avranno loro.

E mentre continuano con i loro slogan affetti come sono da propagandite elettorale chiediamo che qualcuno, almeno qualcuno, spieghi come i fondi che verranno a mancare con la riforma fiscale copriranno una sanità sempre più cara, un sistema pensionistico sempre più caro, una crisi sociale sempre più difficile da gestire: una fame di servizi insomma che devono andare, per amore di patria e di pace sociale, al di là della facili promesse salviniane rispetto alle quali persino Zaia è preoccupato.

E dire che soltanto pochi giorni fa l’ex ministra del Governo Berlusconi (2008-2011) indicava come via maestra il non raccontare panzane che non si potranno mantenere ad uso elettorale. Ma da quando questa destra incendiaria si è preoccupata della pace socialedel popolo di cui vaneggia al di là degli elementari slogan elettorali?

 

(8 agosto 2022)

©gaiaitalia.com 2022 – diritti riservati, riproduzione vietata