
Sono molto orgoglioso - afferma il sindaco Giuseppe Daviddi - dell'adesione del nostro comune alla Rete dei Comuni Mafia Free. Un tema, quello del contrasto alla criminalità organizzata, che mi ha coinvolto particolarmente. Entrare a far parte di questa rete significa adottare quei comportamenti virtuosi che permettano di rendere più sicuro il nostro comune, con particolare attenzione alle gare di appalto, al conflitto di interessi, allo smaltimento dei rifiuti, alla speculazione edilizia, al recupero di spazi degradati o dismessi. Con l’aiuto di Laura Caputo, co-fondatrice del movimento – conclude il sindaco Daviddi - abbiamo approfondito il protocollo condividendone e assimilandone i contenuti. Abbiamo quindi operato questa importantissima scelta perché nessuno può sentirsi al riparo da questi fenomeni e la storia recente ce ne dà triste testimonianza”.La Rete dei Comuni Mafia Free nasce da un’intuizione di Enrico Bini, attuale sindaco di Castelnovo ne’ Monti, e di Laura Caputo, scrittrice e giornalista, attenti alle problematiche derivanti dalle infiltrazioni mafiose e dalla corruzione. Ambedue hanno condiviso, fin dall'inizio della loro collaborazione, l'idea che bisognasse combattere il pericoloso senso di solitudine spesso provato dagli amministratori locali nell'opporsi alle infiltrazioni mafiose. Per questo nasce la rete dei comuni Mafia Free, ricordando gli esempi dei sindaci Marcello Torre e Angelo Vassallo, ambedue uccisi perché la loro rettitudine aveva ostacolato l’azione mafiosa, mentre la solitudine ne aveva facilitato l’aggressione. (19 settembre 2019) ©gaiaitalia.com 2019 - diritti riservati, riproduzione vietata
