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Fratelli d’Italia e la Lega e la mozione sulla “denatalità” quando i dati dicono che le nascite sono aumentate

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di Giovanna Di Rosa, #Lopinione

Duemila nuovi nati in più alla Lega e a Fardelli d’Italia non importano. Loro devono mantenere ferma la barra sulla narrazione del disastro sfruttando insieme pandemia, emergenza sanitaria e il fatto che si tromba meno. E’ il catastrofismo dell’estrema destra italiana che costruisce il suo mito sulle catastrofi inesistenti, salvo ignorare i problemi veri.

E’ successo a Roma, il nostro Vittorio Lussana ne parla in dettaglio qui, dove l’estrema destra disastrista ha presentato una mozione “che collegava, assai artificiosamente, un processo di ‘denatalità’ totalmente inventato con l’emergenza sanitaria e la pandemia da coronavirus. Alcuni dati, infatti, segnalano che a Roma, nel corso del 2020, è avvenuto un aumento delle nascite di circa duemila unità e non un decremento. A testimonianza di come le forze sovraniste non si informino mai di nulla e di quanto diano per scontati una serie di luoghi comuni che si trasformano, regolarmente, in pregiudizio”, dall’articolo citato.

Si tratta di una specie di avvertimento di ciò che le forze di estrema destra, momentaneamente non più sovraniste, ma sempre di estrema destra (nella foto in basso in allegro assembramento, prima della conversione salutista), saranno capaci di inventarsi in vista delle prossime elezioni di ottobre in Emilia Romagna pur di prendersi Bologna, Ravenna, Rimini e gli altri comuni che rinnoveranno le loro amministrazioni per poi insediarsi e non fare nulla di ciò che hanno promesso, perché del resto funziona così: se non dici nulla e le tue promesse le basi sul nulla che dici alla fine poi non fai nulla.

Quindi anche l’eterosessualità detrombinizzata che porterebbe al disastro della denalatalità in una città che ha visto due migliaia di nuovi nati in più, così come tante altre fantasiose invenzioni dell’estrema destra, come quella in cui la leader Meloni si paragona ad Aung San Suu Kyi, è una bufala. Come tutta la storia già sovranista, post sovranista ora, e pre-sovranista tra qualche mesi, ma sempre di estrema destra, dei due partiti che si contendono a furia di bufale i voti dei nostalgici del ventennio del secolo scorso e di quelli che a tutto credono fuorché a ciò che è vero.

Il consiglio alla riformismo è di guardare a quel 40% e oltre che a votare non ci va più. Certo è solo un consiglio bonario. A farsi del male il riformismo ci riesce da solo anche senza i nostri consigli.

 

(10 marzo 2021)

©gaiaitalia.com 2021 – diritti riservati, riproduzione vietata

 


 

 

 

 

 




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