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Parma, avanzano i lavori del progetto di rigenerazione urbana “I Chiostri del Correggio”. Finanziamenti regionali per una serie interventi nel ex complesso di San Paolo

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di Redazione, #Parma twitter@parmanotizie #Notizie

 

Prende forma I Chiostri del Correggio: progetto di rigenerazione urbana dell’ex convento di San Paolo, con importanti collegamenti trasversali ai temi della cultura, del turismo, dell’enograstranomia e dell’innovazione tecnologica. Lo stato di avanzamento dei lavori è stato illustrato dall’Assessore ai Lavori Pubblici, Michele Alinovi, questa mattina, durante un sopralluogo, alla presenza del Presidente Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, e del Sindaco di Parma Federico Pizzarotti; di Cristiano Casa, Assessore al Turismo e Progetto Unesco del Comune di Parma e di Michele Guerra, Assessore alla Cultura del Comune di Parma. Con loro anche l’architetto Paola Madoni, funzionario della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza.

Tra le varie dichiarazioni rilasciate dalle autorità, particolare entusiasmo è emerso dalle parole del Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, che ha così commentato il sopralluogo al cantiere:

Si tratta di un progetto di rigenerazione urbana di grandissima rilevanza che dimostra, ancora una volta, come sia importante usare bene, e nella loro totalità, i Fondi europei. E questo per noi è sempre stato un obiettivo prioritario, perché si traduce poi in opportunità e occasioni di qualificazione delle nostre comunità. E l’intervento messo in campo a Parma va direttamente in questa direzione. Tutto questo consente anche di contribuire allo sviluppo sostenibile delle nostre città, un obiettivo che si raggiunge anche ridando vita a luoghi di grande valore storico, rafforzando, come è in questo caso, l’identità culturale di Parma. Obiettivo ancor più importante alla vigilia di Parma capitale italiana della cultura.

Maggiori dettagli sul progetto di recupero e di riqualificazione del complesso di San Paolo sono stati rilasciati dall’Assessore ai Lavori Pubblici, Michele Alinovi:

Il progetto di recupero dell’ex convento di San Paolo restituisce alla città un patrimonio storico monumentale che era da anni in stato di abbandono. I lavori in corso, nell’ambito del progetto I Chiostri del Correggio, costituiscono il secondo stralcio degli interventi messi in atto dall’Amministrazione per dare un futuro al complesso di San Paolo, grazie ai finanziamenti regionali che ammontano ad oltre 3 milioni e 200 mila euro. Il complesso, una volta ristrutturato, ospiterà funzioni legate alla cultura, al l’enogastronomia con il Parma Gastronomy Hub e laboratori. La conclusione degli interventi è prevista per l’autunno del prossimo anno. A questo si aggiunge la scoperta, durante i lavori, di una pregevole serie di affreschi, proprio grazie ai restauri in corso.

Si tratta di uno degli interventi di maggior rilievo messi in atto dal Comune di Parma nel tessuto urbano della città, grazie al finanziamento di 3.270.000 euro nell’ambito dei fondi regionali (Regione Emilia Romagna) PorFESR – Piano Operativo Regionale Fondi Europei – Asse 6 Città Attrattive e Partecipate 2014 – 2020 – fondi stanziati a livello europeo per progetti di strategie di sviluppo urbano sostenibili. Il progetto rientra nella politica dei Distretti socio-culturali attivata dal Comune di Parma con l’obiettivo strategico dell’innalzamento del livello di attrattività della città. Il riconoscimento di “Parma Città Creativa per la Gastronomia Unesco”, la realizzazione a Parma del “Parma Gastronomy Hub” ed il riconoscimento di “Parma Capitale Italiana della Cultura” per il 2020, sono tutti temi che entrano appieno negli interventi messi in atto per fare dell’ex Complesso di San Paolo un polo culturale e di aggregazione sociale. Al momento si è concluso il primo stralcio del lavori, finanziati direttamente dal Comune, per un importo pari a 500 mila euro, con il rifacimento di una porzione importante dei tetti che sovrastano il vasto reticolo di collegamenti del complesso. A questo si aggiunge l’importante restauro che ha interessato la torre campanaria del complesso.

Il secondo stralcio, in corso di realizzazione, è quello più consistente con costi pari a 3.270.000 euro. Gli interventi sono attuati da Parma Infrastrutture Spa. I lavori interessano il restauro del Chiostro della Fontana, dei locali afferenti ai suoi percorsi perimetrali sia a piano terra che al piano primo, nonché il recupero dei vani del primo piano sovrastanti la Biblioteca Guanda. I lavori nell’antica cappella del primo piano ne prevedono la trasformazione in caffè letterario con un affaccio sul giardino di San Paolo. Sempre al primo piano, i locali saranno suddivisi tra Open Labs e Fondazione Parma Unesco Creative City of Gastronomy. Il restyling interessa anche i perimetri esterni con un intonaco omogeneo, la sistemazione delle crepe, delle colonne in arenaria al piano terra, degli elementi lapidei, delle cornici delle finestre e la sostituzione dei vetri. La rifunzionalizzazione dei locali ha comportato l’installazione di un ascensore accessibile anche alle persone con disabilità. Il progetto di recupero è stato approvato dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici, è stato curato per quanto riguarda il restauro architettonico dallo studio Bordi Rossi Zarotti e per la parte strutturale dallo studio Ar.Tec ingegneria e architettura Srl, entrambi di Parma.

Il progetto I Chiostri del Correggio – Parma Cultura dell’eccellenza agroalimentare è stato declinato attraverso l’individuazione di una strategia di sviluppo urbano sostenibile, così come richiesto dalla Regione, nell’ambito dei finanziamenti indiretti europei. In particolare la Regione ha richiesto di individuare una strategia che si basi sull’innalzamento di attrattività della città, rafforzando le identità culturali ed agendo in modo integrato sulla messa a disposizione di servizi avanzati e competenze innovative (ICT – Information Communciation Technology), attraverso la creazione di “laboratori aperti” e sulla valorizzazione degli attrattori culturali, che rappresentano una leva di nuova identità territoriale. In questo senso la strategia che sottende il progetto per il recupero funzionale del complesso monumentale dell’ex monastero si fonda sull’obiettivo di fare del San Paolo il nucleo centrale di un nuovo sistema culturale integrato.

 

 

(29 ottobre 2019)

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