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Carlo Calenda: “L’uscita di scena di Draghi sarebbe un disastro”

di Redazione Politica

Con un invio della sua newsletter Carlo Calenda ha reso noto come la pensa sulla crisi politica che investe l’Italia, con il M5S che ha deciso per l’insensata guerra a Draghi, e anche l’Europa parlando di “leadership occidentali fragilissime” e sottolineando come “L’uscita di scena di Draghi sarebbe un disastro non solo per noi”.

Secondo Calenda la situazione “dovrebbe spingere i partiti che hanno a cuore il destino delle democrazie liberali a lavorare insieme, anche se sono stati separati elettoralmente da questo nefasto bipolarismo. Ma Berlusconi, Letta, Giorgetti, Zaia sembrano non averne il coraggio. Chiedono a Draghi” continua Calenda “di fare quello che non riescono a fare loro: unificare il fronte repubblicano e europeista (…) incapaci di assumersi la responsabilità di chiudere la stagione delle fratture ideologiche che loro stessi hanno creato”.

Calenda chiude sottolineando come, secondo il suo punto di vista, certa politica sia pronta a “aizzare di nuovo gli elettori” – che sono sempre meno – “contro l’avversario fascista o comunista”. Secondo Calenda nemmeno “davanti al baratro riescono a parlare con una voce sola” per “chiedere a Draghi di restare”.

Calenda in chiusura di j’accuse li definisce “popolari, liberali e socialdemocratici in UE ma populisti in Italia”.

 

(16 luglio 2022)

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