Nell’ambito della campagna di controllo mirata al contrasto delle forme illecite di commercializzazione di prodotti etnici importati e distribuiti su ampie aree del territorio nazionale, disposta dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (N.A.S.) di Parma, nelle scorse settimane, ha svolto una serie di ispezioni igienico-sanitarie in diverse strutture commerciali nelle province di Parma, Modena, Piacenza e Reggio Emilia, rilevando varie criticità che riguardano la sicurezza alimentare e l’igiene generale dei locali.
Nella città di Parma, il personale del NAS ha effettuato un controllo in un discount etnico, durante il quale sono stati sequestrati amministrativamente 13 kg di prodotti ittici, dal valore commerciale di circa 150 euro, in parte scaduti e in parte privi di informazioni sulla loro rintracciabilità. Sono state inoltre riscontrate carenze igieniche all’interno del deposito alimenti, causate da ammassamenti di imballaggi e materiale non pertinente all’attività. Inoltre, il locale adibito a deposito alimentare era privo di autorizzazione rilasciata dall’Autorità sanitaria competente e il relativo utilizzo non era codificato nel manuale di autocontrollo aziendale. Al legale rappresentante sono state comminate sanzioni pecuniarie per un importo di 5.500 euro, e per le carenze igieniche è stata emessa una diffida.
Nelle ispezioni effettuate presso un negozio alimentare etnico e una macelleria etnica a Parma, sono state rilevate ulteriori criticità. Sono stati sequestrati rispettivamente 55 kg e 132 kg di prodotti alimentari congelati, in parte privi di indicazioni sulla loro rintracciabilità, per un valore commerciale totale di circa 1.200 euro. Le sanzioni pecuniarie comminate ai legali rappresentanti ammontano rispettivamente a 1.500 euro e 1.000 euro.
Nella città di Modena, il NAS di Parma ha ispezionato una rivendita di prodotti alimentari etnici, deferendo in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena il legale responsabile dell’attività per il cattivo stato di conservazione degli alimenti. Durante l’ispezione infatti sono stati rinvenuti 2.000 kg di prodotti alimentari (carni ed ittici), completamente ricoperti da liquido congelato, percolato dal soffitto a causa di malfunzionamento dell’impianto di refrigerazione della cella stessa. Il valore commerciale di questi alimenti è stimato intorno ai 25.000 euro. Sono state riscontrate altre criticità, compresi 115 kg di prodotti alimentari vari confezionati decorsi di validità, gravi carenze igieniche e la presenza di escrementi di roditori e insetti (blattoidei). Per tutte queste carenze igieniche, il personale del S.I.A.N. della locale A.S.L. ha emesso un provvedimento di immediata sospensione di tutta l’attività sino alla risoluzione completa delle criticità.
A Modena, in una rosticceria etnica, sono state rilevate gravi violazioni in termini di conservazione e manipolazione degli alimenti. Sono stati riscontrati prodotti alimentari lasciati fuori dalle attrezzature di refrigerazione adeguata per periodi prolungati, esponendo gli alimenti a temperature insicure. Inoltre, il personale della rosticceria non seguiva le procedure di manipolazione degli alimenti in modo corretto, mettendo a rischio la sicurezza alimentare. Al titolare dell’attività è stata comminata una sanzione pecuniaria di 2000 euro.
In una rosticceria etnica di Sassuolo sono state rilevate gravi carenze igieniche, tra cui attrezzature e superfici di lavoro sporche e mal mantenute. L’assenza di una corretta pulizia e manutenzione ha creato un ambiente favorevole alla proliferazione di batteri, mettendo a rischio la salubrità dei prodotti di panificazione. Al titolare dell’attività è stata comminata una sanzione pecuniaria di 1500 euro.
In un market etnico di Piacenza sono state riscontrate serie lacune nella manutenzione delle strutture. Questo comprendeva impianti di refrigerazione malfunzionanti e una generale mancanza di pulizia nei locali dove gli alimenti vengono stoccati e manipolati. Queste criticità sono state segnalate all’Autorità sanitaria per le valutazioni ed i provvedimenti di competenza. Al titolare dell’attività è stata comminata una sanzione pecuniaria di 2000 euro.
Infine, a Reggio Emilia, l’ispezione presso un market etnico ha portato al sequestro di 50 kg di alimenti vari confezionati, per un valore commerciale di circa 300 euro, decorsi di validità. Inoltre, sono state riscontrate gravi carenze igieniche e strutturali all’interno dell’esercizio, che hanno portato alla comminazione di sanzioni pecuniarie per un importo di 2.000 euro al legale rappresentante.
L’attività del NAS di Parma è volta a garantire il rispetto delle normative sulla sicurezza alimentare, al fine di tutelare la salute dei consumatori. Le ispezioni svolte testimoniano l’importanza dell’opera di prevenzione e controllo del settore alimentare. Il NAS di Parma continua a lavorare per garantire il rispetto delle normative vigenti, invitando tutti gli operatori del settore alimentare a operare in maniera responsabile e trasparente, nel rispetto della legge e della salute dei consumatori.
Informa un comunicato stampa dei NAS di Parma.
(7 giugno 2023)
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