di D.S.
La giunta civica ha fatto crack dopo che il Sindaco ha concesso il patrocinio al pranzo della Cgil per il 25 aprile, la pastasciutta antifascista di Anpi, un’iniziativa del circolo Arci Tunnel a fine luglio e di aver partecipato alla protesta dei sindaci reggiani contro i tagli agli enti pubblici del Governo. Per il vicesindaco Piccini si è rotta la teoria teocratica della Lista Civica, non meglio identificata entitĂ che sembra dover rispondere alla purezza – ricorderete i duri e puri della scatoletta di tonno che entrarono in Parlamento a mento alzato e senza salutare nessuno, no? – dell’ideologo di turno.
La disputa infatti, e le ragioni della rottura, sembrano ruotare attorno a un quesito fondamentale [sic] per i cittadini tutti (in particolare per quelli che spererebbero in una politica che risolve problemi e non li crea): l’apartitismo del civismo. Così Piccinini tuona: “La nostra lista Cadelbosco per tutti deve restare civica e apartitica e non tirare la volata ai partiti”.
Non vuol dire niente, ma suona a grido di battaglia.
In risposta il sindaco Marino Zani ha ritirato le deleghe e la nomina di suo vice al consigliere Marco Piccinini. Nel frattempo le deleghe dell’ex vicesindaco restano a Zani. Ora Piccinini è in ferie. E l’andare in ferie quando tanti non possono andare sarĂ in linea con la purezza civica di un governo civico? Si attendono luminari del civismo.
(15 agosto 2025)
©gaiaitalia.com 2025 – diritti riservati, riproduzione vietata