di G.G.
Ricorderete era tutto un vomitare di accuse e magliette per pulirsi la bocca: Borgonzoni, Meloni, Salvini, Di Maio. “Ora parlateci di Bibbiano” gridavano “fuori i bambini dalla politica” e portavano bambini sul palco gridando di lasciare fuori i bambini dalla politica. Ricorderete che l’orrenda campagna-gazzarra scatenata dalle destre e da Di Maio con suonare di campanelli al seguito non impedì la clamorosa sconfitta di Salvini e Borgonzoni, (rientrata dalla finestra come esperta di Gina Lollobrigida e di mostre prossime a venire al sottosegretariato alla Cultura, perché per le destre la cultura è roba seria, quasi come l’uso dei bambini in politica) che persero sonoramente le elezioni magliette al seguito.
E oggi Foti viene assolto con formula piena in secondo grado (ma è colpevole moralmente, insinua Bocchino da Lilli Gruber, perché i “suoi metodi” – di Foti – sono moralmente inaccettabili) e, dopo la motivazione, l’accusa deciderà se ricorrere in appello. È stato assolto in appello da tutte le accuse Claudio Foti – va scritto di nuovo, lo psicoterapeuta titolare del centro studi torinese “Hansel&Gretel” condannato in primo grado a 4 anni nell’inchiesta “Angeli e demoni” sui presunti affidi illeciti a Bibbiano, nella Val d’Enza. La decisione dopo ore di camera di consiglio, con la giudice che lo ha assolto sia dall’accusa di lesioni gravissime nei confronti di una sua paziente minorenne all’epoca dei fatti, perché il fatto non sussiste, e per non aver commesso il fatto per l’accusa di abuso di ufficio, mentre è stata confermata l’assoluzione per il reato di frode processuale.
(7 giugno 2023)
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