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Il “sondaggio” del Comune di Casalgrande sul Servizio Anagrafe via “formulario”

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di G.G., #politica

La tragedia di una giunta discutibile, sempre più discutibile e che pare poco si metta in discussione escogitando mezzucci per affermarsi con quel che c’era e pomposi e roboanti veline stampa da Minculpop, celebra se stessa con un comunicato che racconta le meraviglie dei servizi demografici del Comune di Casalgrande attraverso un sondaggio [sic] che li promuove con ottimi voti.

Veniamo ai numeri: 362 (trecentosessantadue!!!) cittadini “quasi equamente divisi tra maschi e femmine” hanno accettato di partecipare alla “rilevazione” avviata “nei mesi scorsi per valutare l’andamento del servizio dopo il trasferimento degli uffici al pian terreno del Comune”. Ne deriva che l’equazione cambio di sede=qualità del servizio dovrebbero andare di pari passo.

I 362 (trecentosessantadue!!!) cittadini su un totale di 19.215 residenti (dati del 2017) corrispondono percentualmente all’1,88% della popolazione, dunque per la velina comunale da Minculpop della pregiata giunta Daviddi, l’1,88% della popolazione che esprime il suo giudizio attraverso formulari (e non Istituti demoscopici con metodo) sono sufficienti a stabilire il grado di soddisfazione di tutti i residenti, prendano atto le opposizioni, se ne hanno voglia.

Il comunicato prosegue poi indicando che “la quasi totalità dei cittadini che hanno risposto, ha trovato la qualità del servizio migliorata o invariata, con una netta prevalenza di chi ha espresso un gradimento in crescita”; sarebbe gradito, a questo punto, avere notizie sull’entità in cifre di quella netta prevalenza [sic] ferma restando la base di 19.215 residenti (al 2017) che ha ignorato per la quasi totalità, a parte 325 persone, il formulario del sondaggio. Tra i diversi spunti che arrivano dagli “orientamenti espressi attraverso le risposte al questionario” la “motivazione che spinge la stragrande maggioranza dei cittadini a rivolgersi al servizio (253 risposte) è relativa al rilascio della carta di identità” non si evince dal comunicato giunto in redazione se gli altri 72 vi si rechino per comprare il pane, non traendone evidentemente soddisfazione, o se invece vogliano solo visitarne i nuovi locali.

Indicazione utile parrebbe essere quella di lavorare sulla “copertura oraria del servizio, con suggerimenti che chiedono una estensione sia prima della attuale apertura che dopo la attuale chiusura, sia in orario di pausa pranzo”. Secondo il comunicato “gradimento è stato espresso anche sull’ingresso per appuntamento, con la richiesta di uno o due giorni da lasciare all’accesso libero”. Chiediamo se la mancanza di notizie su ciò che non è stato gradito è segno che di ciò che non è gradito al cittadino la giunta Daviddi si fa un baffo?

Non crediamo sia così: piuttosto questa politica che governa Casalgrande così attenta a non commettere errori – tanto l’errore lo hanno già fatto gli elettori – da fare il minimo indispensabile, occupandosi solo della comunicazione e senza avere grandi mezzi per farlo e che più che badare alla sostanza bada alle apparenze sfiorando il ridicolo quando cita sondaggi via formulario che addirittura il M5S, abituati alle percentuali risibili rispetto al corpo elettorale, farebbe meglio e senza offrire dati non commentati alla stampa.

Tutto il resto è la fotocopia di un’immobilità assoluta già sperimentata nel pre-Daviddi al potere (l’attuale Sindaco, con alcuni uomini di punta, stava anche nell’amministrazione precedente, non che si immagini una relazione di causa-effetto) grazie alla speranza degli elettori che il cambiamento ci sarebbe stato.

Di temi seri, tipo cosa pensi l’attuale assessora alla Scuola dei vaccini ai bambini, di cosa pensi dello stesso tema coloro che si occupano delle politiche giovanili, o quale sia la posizione dell’attuale giunta rispetto a grandi temi nazionali come pandemie e PNRR non sono resi noti.

Via dunque ai sondaggi via formulario, una innovazione straordinaria, e ai comunicati stampa che ne interpretano le risposte – rigorosamente solo quelle positive, mutuate dalla maggioranza di 362 cittadini su 19215 residenti (dati del 2017). Perché si è sempre il Sindaco di tutti.

 

 

(16 dicembre 2021)

©gaiaitalia.com 2021 – diritti riservati, riproduzione vietata

 





 

 

 

 

 

 

 



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