di Redazione Spettacoli
Fine settimana tra musica, circo e danza contemporanea per il Festival Aperto che, dopo l’inaugurazione di venerdì 16 settembre, con la star della musica africana Oumou Sangaré, “invade” – oltre che i teatri – anche gli spazi all’aperto in piazza Martiri del 7 luglio e del Parco del Popolo (Giardini pubblici).
Sabato 17 settembre, ore 17.00 i percussionisti di ZAUM percussion in Piazza Martiri del 7 Luglio, presentano Persephassa, concepito dal suo autore Xenakis – musicista, architetto, mitografo e partigiano greco – per essere eseguito di preferenza all’aperto. Sei percussionisti (Simone Beneventi, Carlota Caceres, Lorenzo Colombo, Gabriele Genta, Matteo Savio, Marta Soggetti) sistemati ai vertici di un esagono, circondano il pubblico, che si trova così immerso nel flusso turbinoso degli eventi sonori. Il pezzo prevede un’ampia gamma di percussioni, di pietra, metallo, legno e pelli: dai ciottoli di mare al simantro greco-bizantino (modificato da Xenakis), da diversi tipi di gong alla sirena a bocca. Progressivamente, la musica trascina l’uditorio in un vortice sempre più accelerato, ripetitivo e spazialmente rotante, scosso imprevedibilmente da colpi bruschi che spezzano l’incantamento.
Al Parco del Popolo (i Giardini pubblici), il Festival Dinamico, appena concluso, e il Festival Aperto, appena iniziato, si passano il testimone per altre due proposte ad alto tasso circense: Joan Català, artista francese, con Pelat (sabato 17 ore 16.00 e domenica 18 ore 15.00) cancella i confini tra danza, circo, teatro e performance, tra pubblico e spettacolo. Pura magia per la piazza, inizia con un pesante tronco d’albero, un uomo e una cerchia di estranei – che alla fine dello spettacolo si trasformano in una comunità viva e gioiosa.
Con Huitième jour, La Mob à Sisyphe (sabato 17 settembre ore 18.00 e domenica 19 settembre ore 16.30), mette al centro il tema del gioco ludico, dell’inventiva umana di fronte al vuoto. Intorno a questa voglia di rappresentare personaggi verosimili, che creano giochi per far fronte alla noia, gli artisti intendono sperimentare scritture nelle quali il circo e le prodezze mostrino una preoccupazione concreta, un desiderio di evasione e di trasgressione.
Domenica 18 settembre, ore 18.00, al Teatro Cavallerizza Bibilolo, piccolo miracolo di fantasia, tenerezza e poesia, in cui Arno Fabre, artista francese contemporaneo, reinventa il lavoro del compositore Marc Monnet, creato in origine per le Percussions de Strasbourg nel 1997. Un’opera da camera senza attori né cantanti. Un balletto per animali di plastica, ruspe radiocomandate, mini telecamere, robot sterminatori e ombre proiettate. La scena è uno spazio-mondo, luogo del sogno, del fantastico e del terrificante. Pupazzi truccati o smembrati, ombrelli che diventano uccelli del paradiso, coniglietti Duracell che giunti alla fine del mondo si suicidano gettandosi nel vuoto, senza smettere di battere il tamburo. Accompagnati da una marionettista-gruista, da un grafico-potatore e da un videomaker marziano, i musicisti ci invitano a un’esperienza ludica e demistificata della musica contemporanea, popolata da richiami d’uccelli, canti pigmei, ritornelli irlandesi, spari laser e altri suoni elettro-chimerici.
Festival Aperto Reggio Emilia “Saturno ha 80 lune”: dal 16 settembre al 19 novembre: concerti, performance, film, coreografie, installazioni, spettacoli, proposti da Fondazione I Teatri con Reggio Parma Festival per leggere il presente, con uno sguardo al futuro.
PROGRAMMA
17/9 h. 17.00 | Piazza Martiri del 7 luglio 1960
PERSEPHASSA di Iannis Xenakis | ZAUM_percussion17/9 h. 16.00, 18/9 h. 15.00 | Parco del Popolo
JOAN CATALÀ \ Pelat
in collaborazione con Festival Dinamico17/9 h. 18.00, 18/9 h. 16.30 | Parco del Popolo
LA MOB À SISYPHE \ Huitième Jour
in collaborazione con Festival Dinamico18/9 h.18.00 | Teatro Cavallerizza
BIBILOLO di Marc Monnet
Arno Fabre regìa \ prima italiana
Prevendite disponibili su Vivaticket e su www.iteatri.re.it.
(16 settembre 2022)
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