di Redazione RE
Fin dall’inizio della loro convivenza, dall’anno 2011, a causa della sua ossessiva gelosia nei confronti della moglie, spesso sotto l’effetto di sostanze alcoliche, avrebbe sin da subito, anche in presenza della loro figlia, iniziato ad avere un atteggiamento aggressivo e possessivo nei suoi confronti. L’uomo, un 49enne avrebbe maltrattato la moglie, percuotendola con calci, pugni, tirate di capelli, spintoni, sputandole addosso. Continue vessazioni fisiche e psicologiche, e minacce di morte con frasi del tipo: “Ti tolgo la vita … devi morire”, controllandone continuamente il cellulare e ogni spostamento, addebitandole relazioni extraconiugali e apostrofandola con epiteti ingiuriosi, di tale gravità da costringerla ad allontanarsi dall’abitazione familiare e cercare ospitalità a casa di un’amica.
Maltrattamenti fisici e psicologici quelli computi dall’uomo nei confronti della moglie a seguito dei quali, al termine delle indagini, i carabinieri in forza alla stazione di Poviglio, a cui la donna nel corso di una sofferta deposizione ha raccontato i fatti, hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci un 49enne, in ordine al reato di maltrattamenti in famiglia. La Procura della Repubblica preso il Tribunale di Reggio Emilia, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri della stazione di Poviglio ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti dell’uomo della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima, prescrivendogli di non avvicinarsi al domicilio della persona offesa e ai luoghi frequentati dalla medesima nonché dei prossimi congiunti della vittima, mantenendo una distanza di almeno 500 metri, e di non comunicare con qualsiasi mezzo e in qualsiasi modo con la persona offesa, disponendo l’applicazione del dispositivo elettronico di controllo.
Il provvedimento di natura cautelare è stato eseguito ieri mattina (22 settembre, ndr), dai carabinieri della stazione di Poviglio che hanno condotto le indagini. Dalle risultanze investigative è emerso come l’uomo, fin dall’inizio della loro convivenza coniugale dall’anno 2011, a causa di una gelosia ossessiva, avrebbe iniziato a maltrattare la moglie anche in presenza della loro figlia.
(23 settembre 2025)
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