di Redazione #Casalgrande twitter@reggioemilnotiz #Cronaca
Si può supporre che le “allucinazioni” fossero dovute ad un uso smodato di sostanze stupefacenti che probabilmente avevano alterato il loro stato psicofisico che ha fatto loro credere di essere vittima di un furto in casa. Per questo motivo hanno chiamato il 112 segnalando il furto in atto.
Sul posto sono giunti immediatamente i Carabinieri della stazione di Casalgrande che si sono ritrovati di fronte due giovani reggiani in evidente stato di alterazione per l’uso di stupefacenti. I controlli eseguiti dai militari da una parte hanno consentito di accertare che i ladri erano solo nelle menti dei due richiedenti che tuttavia sono stati scoperti “imprenditori” nel settore degli stupefacenti.
A casa loro infatti i militari hanno infatti individuato una camera da letto adattata a serra di marjuana, con tanto di sistema di illuminazione, ventilazione, impianto di climatizzazione ed umidificazione con l’installazione di un quadro elettrico idoneo ad assorbire tutta quell’energia elettrica ed un impianto di irrigazione temporizzato. Mantenute in vita dall’impiantistica un centinaio di piante di marjuana in piena fioritura di altezza variabile da 1,20 mt ad 1,70 mt. La successiva perquisizione eseguita nell’abitazione portava poi al rinvenimento e sequestro di circa 30.000 euro custoditi in una cassaforte ritenuti provento dell’illecita attività di spaccio, kit per lo spaccio e vario materiale per la coltivazione (numerosissime confezioni da 25 chili ciascuna di fertilizzante e liquidi acceleranti della crescita di piante, numerose lampade allogene quali ricambi di quelle installate nella serra) unitamente ad appunti contabili relativi all’attività.
Per questi motivi i due artigiani reggiani di 32 e 33 anni, residenti a Casalgrande, sono stati arrestati.
(15 maggio 2020)
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