di G.G.
Musica ad altissimo volume nel centro della frazioncina nota come Veggia il venerdì sera, con tanto di permesso comunale a beneficio di uno sparuto gruppo di persone – e contorno di maledizioni dei residenti; mercatini deserti interrotti con benevolenza da piogge improvvise; ponti sul Secchia che vengono chiusi da ormai 24 mesi a beneficio di restauri di cui non si sa nulla; comunicati stampa spocchiosi dove ci si concentra su strisce di terra di 50x100metri “sottratti alla cementificazione“; segnalazioni di territorio di spaccio (fatte proprio da questo quotidiano) rispetto alle quale molto silenzio si è creato e poi si è provveduto a chiudere un cancello (la cui rete è stata di nuovo completamente lacerata, chiamasi buco, in modo che da lì si appaia e scompaia con facilità – vedi foto in basso); panchine arcobaleno con pretese di tolleranza; un gran protagonismo di eletti e vassalli che firmano comunicati in prima persona e ora anche il ritorno della festa de l’Unità.
La giunta che sopravvive da morta all’interno dell’antico italico principio del cambiare tutto perché nulla cambi, è riassumibile in poche righe. Molta attenzione al centro, nel senso di paesucolo di poche migliaia di anime nel bel mezzo della valle della piastrella, all’interno del quale il benessere obnubila i sensi e bisogna avere un teatro anche se non si sa cosa sia la cultura; un Sindaco affezionato al benessere delle strade che asfalta persino dove non ce ne sarebbe bisogno – poi la segnaletica scompare per mesi, ma va bene così; una giunta la cui metà apparteneva a quella precedente battuta con gaudio e giubilo e con l’aiuto di un genio del social per il quale il cambio degli algoritmi ogni sei mesi è un segreto di stato, e quindi il nulla cosmico che si abbatte ogni venerdì sera con musica sparata a tutto volume sull’unica strada che attraversa una frazioncina dove è meglio essere vecchi perché si muore prima, quasi a celebrare la vita di quei quattro che sono presenti e il resto è nulla, permesso comunale concesso. Così fallisce un progetto politico venduto in tempi elettorali sotto il peso di analfabetismo istituzionale-politico che sarà la festa dell’opposizione, che intanto si celebra con il ritorno della festa de l’Unità di Casalgrande.
Così mentre si prepara la graticola per il Sindaco in carica e per la giunta moribonda, pur essendo in vita, che doveva distruggere il PD, il PD trionfa anche sulle agenzie nazionali con il ritorno della festa de l’Unità di Casalgrande (ne scrive anche l’ANSA). Ottenuto davvero un grande risultato, come succede a tutti coloro che promettono sfracelli e si schiantano da soli.
P.S. La festa di Villalunga di Casalgrande (Reggio Emilia), nel cuore del distretto ceramico, torna dal 29 luglio al 15 agosto.
(29 maggio 2022)
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